18 December 2015

E' la Stagione!! ... e un Poncho

Autunno in Veneto


E’ tornato l'autunno nel mio angolo del nord Italia, ma l’autunno in Veneto non possiede le qualità"mellow" che si trovano nell’autunno in Inghilterra che hanno ispirato il poeta Keats a scrivere "Ode to Autumn".  Qui, nel posto della foschia c’è la nebbia fitta come la polenta, e una produzione di frutta esplosiva. La gestione della raccolta perfino rallenta il traffico in coda dietro rimorchi colmi d’uva, trainati da trattori ponderosi.  Tuttavia trovo l'Italia  un paese più “drammatico” che tranquillo. Il tempo in questa zona, lontana dall’influenza moderante del Mediterraneo  sicuramente non è mite. In estate si può soffocare; il caldo e  l'afa vengono alle volte interrotte dai temporali spettacolari, che possono buttare in terra sia torrenti d’acqua, o a volte chicconi di grandine di proporzioni devastanti.




Preferirei l'uovo in testa, grazie!!! 

L’inverno è all'estremo opposto – terribilmente freddo con dei venti che soffiano giù nella Val d’Adige che a volte sono forti a sufficienza da suonare le campane delle chiese.  
Pure primavera e autunno richiedono degli approcci speciali.  Se devi uscire per una giornata intera, è essenziale vestirsi a cipolla, con strati di vestiti sotto un capotto, con anche berretto, sciarpa e guanti. Ma entro mezzogiorno ti puoi trovare vestito di solo una maglietta a pranzo fuori a goderti il sole. Per qualche ora verrai infastidito dai vestiti ingombranti  (che hai tolto per non morire dal caldo) e che adesso devi portare a mano. Ma aspetta... Non appena cala il sole, sarai gratissimo di ricostruire la "cipolla".

Ho deciso che qui è il posto giusto per parlarti del 
 mio  "Poncho Autunnale (im)Perfetto"




Questo poncho è nato da una coperta fatta a maglia da una bellissima signora anziana.

Come gran parte delle signore rurali della sua generazione, per lei era inconcepibile rimanere inattiva soltanto perché stava in una casa di cura.
Per me era ovvio che doveva diventare un poncho.




 Adoro indossarlo. E' come essere avvolta da un bozzolo calduccio




 e mi piace il melange di marrone e grigio;




 ma questo non spiega perché così tanti estranei lo accolgono con reazioni addirittura amorevoli.




Delle signore mi fermano per contare il numero di punti sul poncho, e sulla faccia di altri, si aprono dei sorrisi lenti quando viene notata la "chiusura" fatta da grossi bottoni.


Ehi Sally, non pestare la Crespella Campagnola


Ho provato a ricrearlo con delle altre coperte che mi hanno regalato, ma non ho avuto successo. Le dimensioni giuste sono chiave, com'è anche il peso del filo (misto lana/sintetico) per creare il drappeggio. E anche il fatto che è di maglia, invece che di punto crochet che sarebbe meno elastico, è importante.  

Se vuoi lo puoì fare anche tu - è molto semplice.
Il mio poncho è fatto di una coperta da 100cm x 160cm. (Io sono alta 167cm, perciò se sei meno alta di me, sarebbe meglio ridimensionarlo, mantenendo le stesse proporzioni)


La coperta deve essere 100 x 160cm come da disegno.
Ho usato mio poncho solo come fondo qui. 


Misura 70cm dal lato destro di uno dei lati corti per fare punto A.
Sul lato lungo a sinistra, misura 70cm dal basso in alto per fare punto B



Segna punti A e B, poi sovraponi A sopra B - e C sopra D
Cuci insieme i 70cm dai punti A/B e C/D
Lascia aperto l'angolo da B a A per il collo collo

Sovrapponi punto A a punto B - e punto C a punto D






Chiudi i 70cm tra A/B e C/D. Io l'ho chiuso con tanti bottoni diversi,





ma si può semplicemente cucire.

Lascia aperto l'angolo tra B e A per creare il collo.






Fammi sapere se lo fai anche tu. 
Abbiamo tutti bisogno di vestiti che ci amano!!!


Adesso, torniamo al Autunno in Veneto.....

Trovarai che sbadigli sempre - ma non in modo signorile!  Ti rivolgerai poi ai tuoi amici italiani dicendogli“Ma come? Sono sempre così stanca”. Ma loro non si sorprendono. “ PER FORZA hai sonno”, ti consolano, “E’ la stagione”, e ti consigliano il  tonico erbale che prendono da anni per aiutarli a supportare il cambio di stagione.




Il tonico che ti viene consigliato assomiglia tanto a questo.


Inoltre, ti dicono che è pure la stagione dei ladri, e gli devo dare ragione. C’è un motivo per questo. La vendemmia attira tanti lavoratori stagionali dai paesi limitrofi.




Campo di vitigne a Bardolino




….. e Uva Bardolino.

E una volta finita la raccolta, sembra che certi dei lavoratori, che adesso sono disoccupati, rischiano il tutto per tutto poiché non hanno nulla da perdere e tentano la fortuna entrando nelle case a rubare.
Un anno fa ho avuto una piccola visita da parte di questa gente.

E' andata cosi.
Marina Tonini è una mia carissima amica e vicina di casa che si relaziona regolarmente con gli extra-terrestri.(Ridi se vuoi, ma è stata intervistata più volte in TV su “Mistero”, allora deve essere vero, no?)

Allora, quando alle ore 04.30 una luce brillante è passata attraverso la serratura della porta della camera di mia figlia Camilla; e poi la porta cominciava ad aprirsi, lei (che ha sempre prestato attenzione ai discorsi di Marina) è arrivata presto alla conclusione che un rapimento alieno stesse per iniziare.


Un Rapimento Alieno!!!

C’è chi spera nel brivido di un rapimento alieno!!!

Camilla ha subito cercato di stabilire un rapporto amichevole, con un saluto, “Hello!” (forse pensava che avrebbero preferito parlare in Inglese), ma la porta si è socchiusa silenziosamente e, delusa di non trovarsi in un viaggio scintillante verso un pianeta distante, lei è venuta in camera mia a raccontarmi gli avvenimenti.

I nostri ladri hanno rotto il lucchetto della porta di cucina (era già abbastanza andata), e hanno trovato borsa, computer e cellulare tutti li' pronti sulla tavola, come serviti su un piatto d’argento (BRAVA SALLY!)  Poi, visto che le cose erano andate cosi bene fino a quel punto, hanno deciso di fare un tentativo al primo piano. 
Si sente spesso di ladri cattivi che rovinano case nella ricerca di roba da rubare, (di recente ho sentito che hanno rubato perfino l’urna delle ceneri della moglia di un signore anziano!)
Ma, i nostri ladri non erano dei vandali. Erano dei Gentiluomini dalle dita e dai piedi agili –  (e non ho dubbio che il loro bisogno fosse più grande del nostro). Con relativamente poco danno, ho imparato delle lezioni importanti. 
Insieme ai vicini abbiamo creato un gruppo Whatsapp per promuovere la solidarietà civica fra di noi. Se uno nota qualche attività sospettosa, o sente che ladri girano nella vicinanza, possiamo informare tutti tramite il gruppo. Il senso civico è scarso in Italia per tanti motivi; non meno per quelli storici. Gli italiani hanno dovuto affilare le loro capacità di adattamento se volevano sopravvivere bene durante le numerose invasioni subite, ed oggi tendono a curare solo i loro più stretti familiari e cari, senza capire il potenziale che può avere l'unione con altri che hanno obiettivi in comune. Allora, nonostante il fatto che un gruppo Whatsapp è davvero solo una goccia nell'oceano, è sempre una mossa verso una direzione nuova.
Ho imparato anche ad essere meno ingenua. Adesso chiudo le porte esterne – con catenaccio – e anche gli scuri. Quando esco o vado a dormire, sposto gli articoli di valore dai loro soliti posti di utilizzo. E' vero che, se vogliono, potrebbero sempre entrare ma tocca a me non fargli proprio dei "regali" una volta dentro.


Il PORTONE al sicuro


A volte sono capace di spostare questo catenaccio con due mani, ma altre volte mi serve un martello se voglio aprirlo e uscire di casa!

Una cosa che non cambio - 
continuo a vivere in serenità a casa mia.

Ho un elenco di Mantra personali che da anni uso in momenti specifici. Per esempio, se sono in partenza  per una vacanza i Mantra che ripeto con ferma sicurezza sono “Viaggio sempre in sicurezza”  e “Solo colui che mi augura bene entra in casa mia”.
“Attitudine di Gratitudine” e' un altro Mantra - vecchio ma buono.  Perciò scelgo di provare gratitudine per tutte le lezioni che ho imparato dai visitatori dell’anno scorso che sono arrivati senza invito.

Grazie Mille ragazzi –ma vi prego di non tornare in fretta.


Un ritratto della facciata di casa mia.

Questa è una foto di un quadro dipinto dalla mia adorabile nipote Josie, come regalo di ringraziamento dopo una vacanza in Italia. Dimostra gli scuri e le porte esterne che io, ingenuemente avevo tenuto aperte di notte.
Josie la trovate anche al Telegraph online http://www.telegraph.co.uk/journalists/josie-gurney-read/

Questo Blog é pro-autismo.
Grazie, Sally


2 comments:

  1. You've got a fairly unique vantage point from which to look out at the world. And these are great stories. Keep it up, Sally.

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    1. Thanks Suella. You'll recognise from the background in the pictures that it's on the way up to your eerie on Monte Baldo. Now, THAT'S what I call a vantage point for viewing this world! Sx

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I'm so glad you visited today - please stop and say a quick "Hello". Sx