16 February 2016

Brontolando sulle Gaie Insegne Imperiali

Il 4/2/16 questo post é stato pubblicato in inglese

Ci vuole poco a capire che c'è nulla di coerente in questo Blog, ma questa (apparente) pazzia riflette bene il normale funzionamento del mio cervello. Mi considero una "Distratta con Obbiettivo". Uno studioso inglese dell'oroscopo dice riguardo agli Acquari che "c'è metodo nelle loro follie", e spesso ho trovato che questo fosse vero riguardo alle mie scelte di vita. Così si spiega il perché voglio tornare di nuovo ai tempi del glicine 2015, quando sono state scattate pure queste foto. Questo abito era il 4° che ho cucito durante il mio periodo da autodidatta per imparare a cucire i tessuti stretch. 





Ho usato la carta modella Vogue V8615 (adesso fuori stampa ma ancora disponibile) perché ha tante recensioni positive, e poi ho deciso di seguire una raccomandazione fatta da tanti di usare una stoffa stretch, e omettere la cerniera.


Il modello non mi convinceva del tutto - ma aveva della belle tasche!!! Ma come tutte le cose che stavo cucendo l'anno scorso, dopo una sosta di 20 anni, lo stavo facendo più per quello che potevo imparare dall'esercizio che per l'articolo finito. Ho preso della stoffa Ponte a €3 al metro, e ho tagliato la taglia 14. La grandezze della fantasia dettava la lunghezza della gonna, che cade tra version A e B, e ho fatto le maniche a 3/4. 





Il Ponte non mi ha mai entusiasmato - mi faceva venire in mente il Crimplene che mi ha inorridito 40 anni fa, ma man mano che lo cucivo sentivo che i miei pregiudizi si dileguavano. Provavo una certa gratitudine nei confronti di questa stoffa così duttile, stoffa che possiede i vantaggi di una maglia ma anche quelli di un tessuto. Forse si chiama "Ponte" proprio perché fa da ponte tra i pregi di tessuto e maglia. Mentre stavo cucendo mi invadeva un senso di gratitudine per la sua funzionalità. Nonostante ciò, non sono stata capace di "amare" il Ponte e, anche se il progetto non era ancora finito, mi stavo annoiando. Avevo raggiunto l'obbiettivo di imparare a cucire lo stretch. Ma questo vestito non mi piaceva. Non ho avuto la cura di correggere la taglia in anticipo tramite un "toile", e non ho inserito un sotto-fodera. Ho avuto dei dubbi sul modello fin dall'inizio, ma l'ho fatto come esercizio. Comunque sono cresciuta con lo slogan inglese della seconda guerra mondiale "Make do and Mend" ("Arrangiati e Rammendare"), spesso ripetuto dai miei nonni; e visto anche che per me lo spreco è un danno, ho finito il mio vestito. Benché sia tanto imperfetto, sono piuttosto felice di averlo realizzato.




Invece di fare l'orlo girato in modo normale che l'avrebbe reso troppo grosso, l'ho finito con un nastro sbieco che ho realizzato da una stoffa che avevo (di un colore che riprendeva i dettagli della fantasia). Il corpo dell'abito mi sta male - é troppo largo alle spalle, e ho attaccato la maniche in modo orribile! ...



Ma con una cintura vintage in (pre VVV) vita, e  un collare di volpe verde, l'ho indossato alla festa di compleanno di Marco, uno degli stupendi ragazzi proprietari della B&B Casapiù a Porcino. "Oh guarda, è arrivata la Tsarina" hanno esclamato al mio arrivo, e da quel momento il mio orribile vestito ha ricevuto soltanto dei complimenti. Grazie Ragazzi - é impossibile non amarvi!!!





La "Tsarina" non è per nulla divertita





Aspetta un attimo ... Sì che si diverte!!!



Se lo faccio in futuro farò così: userò un tessuto non-stretch e metterò una cerniera. Farò un "toile" per personalizzare il modello e farmelo stare meglio. Lo cucirò insieme ad un sotto-fodera. Cambierò il giro collo - lo alzerò davanti e abbasserò la V di dietro. Metto un "waist stay" (cintura interna) per definire meglio la vita e reggere meglio il peso della gonna.


Data la larghezza del giro collo su di me ho dovuto trovare un reggiseno senza spalline, e ho trovato il Wonderbra Ultimate. Mi dicono che con quello addosso posso ballare tutta la notte e tutta la mattina senza mai doverlo tirare sù. Allora, l'ho indossato e ho ballato e girato ...


  




... e girato e ballato!!











Poi, per qualche motivo, mi sono fermata nella 4a posizione, e ho guardato verso il cielo






Questa foto mi fa morire. Avevo letto su un altro blog che le foto scattate dal basso attribuiscono un'impressione di altezza al soggetto. Così ho chiesto a mia figlia Cami, che quel giorno faceva da Fotografa poco Vogliosa, di seguire questo consiglio. Più che vedermi tanto alta, qui si vede benissimo lo straordinario effetto anti-gravità che esercita il mio Wonderbra - è una vera "Meraviglia di Reggiseno". E qui, vi rivelo il suo segreto.... 



Gli ingeneri che l'hanno ideato hanno incorporato due mani di un Lanciatore del Peso fantasmagorico, che non si stanca MAI!!! Veramente una Meraviglia, vero?






Qui vorrei dire due parole  in difesa del mio Wonderbra. La piccola protuberanza che si vede sul mio petto è dovuta alla mia fretta nel finire il vestito. In nessun modo deve essere preso come segno di un capezzolo. No NO! Scommetto che non esista capezzolo sulla terra ( per quanto palestrato, o per quanto importante il suo complesso "Guardami Guardami") capace di farsi strada nella costruzione impenetrabile del Wonderbra.
Devo spiegare il titolo di questo post che è già stato pubblicato in inglese il 4/2/16. Allora, ho chiesto se qualcuno poteva aiutarmi a risolvere una perplessità. Chi è stato a decidere che "Gay" debba significare omosessuale? "Gay" aveva già degli usi importanti  e utili come nome femminile e come aggettivo. Non era ancora una di quelle parole obsolete e fuori uso. Mi chiedevo perché fosse necessario impoverire la lingua inglese in questo modo. Perché invece non inventare una parola nuova e, così facendo, arricchirla? E qui ho proposto "Beautive" - una parola inventata DA ME!!! (se la cerchi su Google non la trovi ... perché l'ho appena inventata! :D ).  "Beautive" e un ibrido delle parole Beautiful e Creative, e da adesso in poi  userò questa espressione per riferirmi ai miei amici beautive, non gay. Oramai, l'italiano non ha perso Gaia come nome, e gaia/o come aggettivo! 

E, infine, volevo parlarvi del mio collare di volpe verde. L'ho trovato per €8 in un mercatino dell'usato. Ho tolto la fodera marrone e l'ho lavato più volte nella vasca, nella speranza che questo gli permettesse di prendere meglio la tinta verde.





Non è diventato verde in misura che volevo, ma lo preferisco al marrone originale. Ho rifatto una fodera con un pezzo di shantung di seta, e ho aggiunto una striscia  ad una delle estremità in modo che posso passare l'altra estremità e indossarlo come sciarpa se voglio; e ti assicuro che, in inverno, metto molto spesso questa mia sciarpa. 


Caspita! Meglio non fare aspettare lo Tsar più del necessario! Ancora un caffè veloce, e poi scappo!

Questo Blog é pro-autismo
Grazie, Sally

2 comments:

  1. Beautifully made dress Sally! Looks great with the boots and fur. Love the "La Tsarina" shot!

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    Replies
    1. Thank you, but you're too kind. I love my boots and the fur, but the dress is very flawed :(
      Baci Sxx

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